martedì 9 dicembre 2008

Questa è la prova che la storia si ripete

Io sono nato nel 1908 ma ho cinquemila anni. Sono pieno di screpolature, di ammaccature, di buchi. Mangio con tre denti, digerisco con un quarto di stomaco, respiro con mezzo polmone, ho la pancia fasciata, sto su a forza di legacci. Ogni tanto mi si rompe qualcosa: un molare, un dito, un'orecchia, un occhio: e vado avanti sempre, come una vecchia Ford. Vado avanti a bicarbonato, a simpamina, ad aspirina e a calci del buon Dio, così fra bene e male si mangia tutti.
(...)
Monarchico in una repubblica; di destra in un Paese che cammian decisamente, inflessibilmente, verso sinistra; sostenitore dell'iniziativa privata in tempi di statalismo; assertore dell'unità in tempi di regionalismo; assertore di italianità in tempi di antinazionalismo; cattolico intransigente in tempi di democristianismo, io non sono stato - come poteva sembrare - un indipendente, bensì un anarchico.
(Giovannino Guareschi, 1946 e 1954)

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