martedì 6 aprile 2010

La prossima volta che qualcuno protesta che il Crocifisso più è realistico più fa impressione e più andrebbe rimosso dai luoghi pubblici, spezzategli un ossicino. Spezzateglielo, ovviamente, in piena fratellanza e per il suo bene. Vediamo poi se preferisce la visione di una parete spoglia, di una croce nuda o di un Cristo stilizzato e privo di fisicità; o se invece non preferisce specchiare le proprie membra sconocchiate in un corpo che riproduca in tutto e per tutto il suo, comprensivo di ossa muscoli e nervi: così che possa guardare nel dettaglio un corpo sofferente e pensare che se anche Cristo avrebbe potuto essere terreno fertile per emicranie, raffreddori e fratture allora è possibile una consolazione anche per l’ammasso di peccati e malattie che ci portiamo dietro.

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