giovedì 12 agosto 2010

Il genio di Ennio Flaiano supera la scansione del tempo e germina nella produzione dell’aforisma preventivo. Tutta la bolsa retorica che ha avvelenato i Mondiali di quest’anno col ritornello del riscatto di un intero continente, coi luoghi comuni su suoni e colori, con il filantropismo colonialista che contraddistingue le coscienze ottuse, era già stata demolita in quattordici parole con sessantatre anni d’anticipo, nel capitolo secondo di Tempo di uccidere che è del 1947: “L’Africa è lo sgabuzzino delle porcherie, ci si va a sgranchirsi la coscienza”.

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