sabato 21 agosto 2010

Tomizzeide, lato B. Fulvio Tomizza, La miglior vita è un volume tracagnotto, sfora le trecento pagine e anche in brossura presenta un dorso adatto a venir suonato sulle tempie dei miscredenti. Lo farò senza meno al prossimo che addossa a Dio le colpe dei preti. Prima però gli leggerò due frasi fingendo di averle pescate a caso: “Lo sconforto mi spingeva a cercar Dio sulla croce più alta dell’altare, al di là della sua persona”. E giù la prima volumata. “Sentivo di servire la Chiesa e con essa di servire la comunità, non i preti destinati tutti a passare”. E giù la seconda, se è ancora in piedi.

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