martedì 21 dicembre 2010

Dunque, sabato mattina mi sono alzato alle 4, ho preso il taxi (cinque sterline), mi son fatto portare alla stazione delle corriere, ho preso l’autobus per Heathrow (venticinque sterline), sono arrivato in aeroporto, ho fatto il check in, sono salito sull’aereo, ha iniziato a nevicare, siamo entrati in pista, hanno chiuso l’aeroporto due minuti prima che partissimo. Allora ci hanno riportati in aeroporto,ho mangiato qualcosa (cinque sterline), poi dopo varie peripezie hanno cancellato il volo e ci hanno restituito i bagagli. Allora con un colpo di genio ho preso il treno suburbano per Londra, stazione di Paddington (ventuno sterline), sono riuscito a trascinarmi fino a un albergo cinese lì vicino, ho pagato una notte (quarantacinque sterline), ho mangiato qualcosa (sedici sterline), ho controllato da un internet point la situazione degli aeroporti (una sterlina) e sono andato a dormire. Il giorno dopo sono andato in stazione, ho scoperto che non c’erano treni per Heathrow a causa di un incidente, ho scoperto che non c’erano treni per Oxford a causa della neve, allora ho anzitutto fatto colazione (tre sterline), sono tornato in albergo, ho ripreso la valigia, mi sono trascinato sulla neve fino a Marble Arch e ho fortunosamente preso uno dei pochi pullman funzionanti per tornare a Oxford (sedici sterline). Poi ho aspettato un oretta per prendere un taxi (cinque sterline) che mi ha portato non a casa, per impraticabilità di strada, ma nella via più vicina possibile. Ho mollato la valigia e sono andato subito, prima che calasse il buio e si gelasse la neve e chiudessero i negozi, a fare la spesa per una settimana (trentasette sterline), per ripararmi da ogni evenienza. Poi ho prenotato un altro volo per dopo Natale, quando riprenderò un taxi (altre cinque sterline), mi farò portare alla stazione delle corriere, prenderò l’autobus per Heathrow (ventisei sterline perché, che ci crediate o no, nel frattempo il prezzo è aumentato), arriverò in aeroporto e spero di non essere costretto a prendere di nuovo il treno per Paddington (altre ventuno sterline?) né l’autobus per Oxford (altre sedici sterline?). Cinque più venticinque più cinque più ventuno più quarantacinque più sedici più uno più tre più sedici più cinque più trentasette più cinque più ventisei più ventuno più sedici fa duecentoquarantasei sterline, o forse duecentotrentasei, o forse duecentoquarantanove. Il prossimo che mi dice che lavorando in Inghilterra si guadagna bene lo prendo a ceffoni.

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