mercoledì 13 aprile 2011

Meneghelleide, parte prima. Luigi Meneghello, quando scrivevi Libera nos a malo avevi già lasciato volente/nolente il tuo paesino veneto d’origine (Malo, appunto) e ti eri già trasferito in Inghilterra, a Reading, pochi chilometri da qui. Non posso pertanto pensare che fosse totalmente innocente, anzi, personalmente mi suona come un presagio sinistro l’aneddoto sul tuo zio che ritorna nel paesino dopo molti anni in varie nazioni dell’estero, che i locali riuniscono sotto l’onnicomprensiva definizione di “Svizzera”. È più magro, più ricco, più sofisticato e tutti lo trovano migliore. Solo la madre, a festa finita, lo vede tutt’a un tratto inveire con ferocia contro la ruota di un carro che stava montando e commenta in disparte: “Ruvinà”.

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