giovedì 9 giugno 2011

Volto la pagina del calendario che celebra il seicentocinquantesimo anniversario della fondazione dell'Università di Pavia e scopro che miss giugno è Maria Pellegrina Amoretti, la prima signorina a laurearsi nell'ateneo pavese (a posteriori qualcuno commentò: "L'inizio della fine"), alla quale l'immarcescibile Parini aveva dedicato l'ode La Laurea in cui definiva Pavia, esagerando forse un po', "la risorta insubre Atene". Comunque sia, oltre a riprodurre il vezzoso profilo della dott. Amoretti, la pagina di giugno su detto calendario rivela anche date scabrose: la protolaureata nasce nel 1756, discute la tesi in legge il 25 giugno 1777 e muore nel 1787. Dunque dieci anni di vita da avvocatessa a fronte di, presumo, cinque anni di studi per diventarlo. Ne valeva la pena? (Maliziosamente si potrebbe arguire che su un ipotetico calendario che celebrasse il settecentocinquantesimo anniversario della fondazione della medesima Università, mister luglio potrebbe essere Antonio Gurrado: nasce nel 1980, discute la tesi in filosofia il 18 luglio 2002 e intraprende un'ascesa inarrestabile che lo porta dritto filato a Oxford, dove muore nel 2011 ucciso da un cetriolo killer, oppure calpestato da una masnada di turisti giapponesi miopi, oppure di indigenza dopo avere pagato tutte le rate della council tax. Ne valeva la pena? Questo di tanta speme oggi mi resta! / Straniere genti, l'ossa mia rendete / allora al petto della madre che mi ha spedito sempre più distante, ovviamente per il mio bene).

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