mercoledì 31 agosto 2011

"Se Mariastella Gelmini fosse stata ministro dell'Istruzione già quindici anni fa, quand'era ella stessa in età da laureanda, avrebbe risparmiato a me e a tutta la mia generazione di matricole il patimento di scavarci da soli la miniera sottovalutata e remunerante dei finanziamenti privati per accedere all'università pubblica in cambio di un eccellente rendimento accademico". Sul Foglio di oggi spiego le due ragioni per cui il test nazionale per assegnare generose borse di studio indipendentemente dal reddito familiare è una grande idea - e l'ultimo pezzettino di riforma da azzardare per rendere finalmente utile l'esame di maturità.