lunedì 7 maggio 2012

Nonostante che non riesca quasi mai a imporsi decentemente a casa propria, la sinistra italiana è molto brava nel vincere le elezioni all'estero. Bisogna tuttavia notare alcune piccole evoluzioni. Ad esempio, nel 2004, all'indomani delle votazioni spagnole un caro amico militante mi salutò con un caloroso: "Hai visto er compagno Zapatero?". Sembrava l'alba di una nuova era radiosa; poi, ovviamente, Zapatero ha governato e ognuno ha tratto le conseguenze del caso, a cominciare dagli spagnoli. Fatto sta che oggi, otto anni dopo, richiesto di un commento alla storica affermazione di François Hollande nelle presidenziali francesi, lo stesso amico sempre caro ma non più militante mi ha risposto con una poesiola di Trilussa: "Un Gatto, che faceva er socialista / solo a lo scopo d'arivà in un posto, / se stava lavoranno un pollo arosto / ne la cucina d'un capitalista. // Quanno da un finestrino su per aria / s'affacciò un antro Gatto: -Amico mio, / pensa- je disse -che ce so pur'io / ch'appartengo a la classe proletaria! / Io che conosco bene l'idee tue / so' certo che quer pollo che te magni, / se vengo giù, sarà diviso in due: / mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!- / -No no:- rispose er Gatto senza core / io nun divido gnente co' nessuno: / fo er socialista quanno sto a diggiuno, / ma quanno magno so' conservatore".