lunedì 14 ottobre 2013

Il metodo infallibile per misurare la stupidità di una persona, quanto meno fra quelle attive sui social network, consiste nell'andare poniamo caso su facebook e contare quante immagini suggestive ha pubblicato sullo sfondo di densi aforismi di autori famosi. Bisogna fare dei distinguo però: questi poster virtuali si trovano già disponibili online e non hanno bisogno di alcuno sforzo creativo da parte del fruitore e diffusore; le immagini sono totalmente irrelate al contenuto delle parole cui fanno da sfondo; gli aforismi sembrano quasi tutti sorteggiati da manuali di autoaiuto; la loro attribuzione a celebri autori è di natura per lo più apocrifa.

Qualche esempio teorico: "Per realizzare i propri sogni bisogna dormire sempre con gli occhi bene aperti" (Oscar Wilde); "Solo di una persona mi fido più di un prete, e quella persona è l'umanità" (Voltaire); "Si può uccidere un uomo mille volte ma il suo ricordo vivrà finché vive chi lo ama" (Giovanni Falcone). Ovviamente sono tutti fasulli, li ho inventati negli ultimi due minuti e anzi mi chiedo perché mai io non lo faccia per mestiere; forse perché avrei difficoltà a rintracciare immagini suggestive con cui decorarli adeguatamente. Se giustamente non vi fidate di me e gradite qualche esempio pratico, mi basta andare sul profilo di OMISSIS e trovare un gabbiano che vola su un cielo dov'è scritto "Dona a chi ami Ali per volare... Radici per tornare... e Motivi per rimanere" (Dalai Lama); oppure sul profilo di OMISSIS-BIS e rinvenire una vegliarda che guarda severa la scritta "Nei ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni" (Rita Levi Montalcini); oppure sul profilo di OMISSIS-TER e scovare una palafitta con sopra il cartello "Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile, ma onestamente qualcuno non serve a un cazzo" (Alberto Sordi).

Tutto questo per dire che questa proliferazione di citazioni immaginarie fa perdere forza e credibilità a quelle poche che sono vere; ad esempio: "Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma la quarta sicuramente con sassi e clave" (Albert Einstein), abitualmente decorata con un panorama delle Alpi Svizzere innevate. Si tratta tuttavia della mia preferita perché non perde di attualità col passare dei secoli né perde di senso col mutare dei contesti: io ad esempio non so chi vincerà le ultime elezioni della seconda repubblica, ma le prime della terza sicuramente la Democrazia Cristiana.