mercoledì 2 aprile 2014

"L'atroce dubbio" era il titolo dato al trafiletto che riportava le dichiarazioni del calciatore Vampeta, bidone brasiliano acquistato dall'Inter dei tempi d'oro, il quale a propria discolpa sosteneva che, se duecento milioni di brasiliani erano convinti che lui fosse un campione, mica potevano essere tutti cretini. Idem pensavo io dei grillini serbando il dubbio che, se sul simbolo pentastellato metteva una croce il 25% dei votanti, pari al 20% degli aventi diritto al voto, insomma, mica dieci milioni di italiani potevano essere tutti cretini. E lo stesso identico dubbio era insorto, molto tempo fa, riguardo a un dimenticato conoscente che presentava tutti i sintomi della cretinaggine infiocchettati però in modo tale che potessero essere scambiati di volta in volta per leggerezza, disinvoltura, intrallazzismo, Zeitgeist o furbizia addirittura. Poi l'altro giorno ho visto il video col quale questo conoscente si candida alle selezioni virtuali del Movimento 5 Stelle per l'elezione del parlamento europeo; l'ho sentito dire ciao, non voglio riunioni a porte chiuse fatte da pochi potenti e per questo ho partecipato al Vaffaday; l'ho sentito dire che si candida per lasciare poi il suo scranno a un altro cittadino; ho sentito il jingle "non siamo partito, non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta" e così, all'improvviso, i miei due atroci dubbi sono diventati una certezza sola.