lunedì 12 maggio 2014

Partiamo dai dati di fatto: ho trentatré anni e non mi sono sposato anche per colpa della legge sul divorzio, che invale dal referendum del 12 maggio 1974 ossia esattamente quarant'anni fa ossia sei anni e mezzo prima che io nascessi. Di là dai miei indubbi limiti personali, di là dalla concreta evenienza che sempre io sia stato un fidanzato migliorabile al netto della fidanzata contingente, è evidente che la mia refrattarietà ha anche una causa sociologica: il divorzio ha abolito il matrimonio.

Prima dell'introduzione del divorzio infatti chi si sposava sapeva che il vincolo era indissolubile (a parte i famosi casi eccezionali sanciti dalla Sacra Rota) e sapeva di dover regolarsi di conseguenza. Non discuto qui il caso - in sé discutibile - che la battaglia per il divorzio sia stata una battaglia per la felicità dell'individuo, della coppia e dei bambini, nonostante che raramente queste tre felicità coincidano, e non discuto per la semplice consapevolezza che quando io dico "felicità" intendo qualcosa di diverso da quello che intendevano allora i divorzisti, oggi gli omosessualisti e nel frattempo gli abortisti.

Lasciamo perdere i nomi e dedichiamoci ai fatti. Sposarsi cinquant'anni fa significava essere sicuri che, bene o male, si sarebbe rimasti in compagnia fino alla morte, nonostante le amanti, le disgrazie, le malattie i temporanei giramenti di capo e la reciproca antipatia che si matura col tempo. Sposarsi adesso significa non esserne più sicuri; significa sapere dal primo giorno che la persona che mi sta sposando può da un momento all'altro non avermi sposato più e, peggio ancora, che io stesso contraendo consapevolmente matrimonio e promettendole di legarmi a lei per sempre possa un domani altrettanto consapevolmente decidere di sciogliere il vincolo che ci lega e di non essermi sposato più. Uno s'innamora e non ci pensa; tuttavia non c'è promessa, per quanto sincera e fededegna, della cui durata eterna si possa essere ragionevolmente sicuri se lo Stato stesso indica e favorisce una scappatoia legale per sottrarsene.

Mille obiezioni possono essere mosse a questo mio timore, che è solo una nuvoletta ma persiste su un cielo che prima era completamente sereno. Fatto sta che non mi sono sposato; e ho trentatré anni, quasi trentaquattro.